Diventare investigatore privato: informazioni utili
Nel nostro Paese, il fascino indiscusso di alcuni intraprendenti lavori e le persistenti difficoltà occupazionali quotidianamente riscontrabili, spingono numerosi giovani a specializzarsi in figure professionali fino a qualche anno fa molto meno ricercate di oggi. Nello specifico in questa guida tratteremo della professione di investigatore privato e di come fare per lavorare in questo delicato campo.
Si tratta di un vero e proprio detective che, una volta incaricato, ha il compito di documentare il tutto con specifici appostamenti, video, fotografie e registrazioni con la massima discrezione. In poche parole, l’investigatore deve svolgere una determinata indagine e fornire delle prove ben precise su un determinato argomento. Generalmente all’investigatore privato vengono affidati incarichi riconducibili a indagini prematrimoniali, a infedeltà coniugale, ai controlli sui minori, all’assenteismo sui luoghi di lavoro, alle situazioni patrimoniali e alla contraffazione industriale.
Naturalmente queste sono solo alcune categorie di indagini rientranti nei compiti di un investigatore, ma il campo è vasto e interessa anche molti altri settori. Ora passiamo a vedere nei paragrafi seguenti i requisiti necessari per svolgere l’attività nel pieno rispetto della normativa vigente e per comprendere quali sono le opportunità lavorative possibili.
Investigatore privato: requisiti necessari previsti dal D.M. 269/2010
Tracciati in linea di massima i compiti, passiamo a vedere dunque come fare per diventare un investigatore privato: quali sono i requisiti occorrenti. Fare questo lavoro significa innanzitutto avere talento, senso di responsabilità e una lunga serie di conoscenze: preparazione tecnica, fisica, conoscenze informatiche e di almeno una lingua straniera sono tutti elementi alla base di questo delicato e intraprendente mestiere.
Per dirla in breve, la vecchia figura del detective poco professionale non esiste più da diverso tempo. Iniziamo col dire, infatti, che secondo il regolamento sugli istituti di vigilanza e sugli investigatori (D.M. 269/2010) per poter operare nel settore serve la richiesta di una licenza specifica, istanza da presentare alla prefettura competente territorialmente. Licenza a parte, occorre il conseguimento di un titolo di studio o aver frequentato e conseguito un master in criminologia e/o scienze dell’investigazione.
Requisiti per diventare investigatore privato
Requisiti di una certa importanza che hanno completamente cambiato lo scenario precedente, titoli più impegnativi e restrittivi introdotti appunto dal D.M. 269/2010. Un decreto ministeriale che ha sostanzialmente modificato la disciplina dell’investigazione privata attraverso una nuova regolamentazione, entrata in vigore il 15 marzo 2011. Una normativa che ha anche stabilito un distinguo tra investigatori privati titolari di un istituto, investigatori autorizzati dipendenti, informatori commerciali titolare di un istituto e informatori autorizzati dipendenti:
- Investigatori privati titolari di un istituto: in questo caso serve il possesso di una laurea almeno triennale in Psicologia (Indirizzo Forense), Giurisprudenza, Scienze Politiche, Sociologia, Economia o Scienze dell’Investigazione. Il titolo di studio da solo non basta perché, in aggiunta, per svolgere l’attività di investigatore privato titolare di un istituto occorre obbligatoriamente fare pratica per almeno 3 anni presso un investigatore autorizzato almeno da 5. Inoltre, è necessario frequentare i corsi di perfezionamento organizzati dagli enti regolarmente autorizzati dal Ministero dell’Interno;
- Investigatori privati dipendenti: per ottenere questa qualifica è necessario aver conseguito un diploma di scuola media superiore, la partecipazione a corsi di perfezionamento teorici e pratici organizzati da enti riconosciuti dalle università o dalle regioni e la pratica in qualità di collaboratore per le indagini elementari svolta presso un investigatore titolare da 5 anni almeno;
- Informatori commerciali titolari di un istituto: si tratta di una figura professionale che per lo svolgimento dell’attività lavorativa in questione deve essere in possesso di precisi requisiti di legge tra i quali una laurea almeno triennale in Scienze Politiche, Economia, Scienze dell’Informazione, Giurisprudenza o di altre lauree equipollenti. In alternativa, serve l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio come titolare di ditta individuale oppure in qualità di amministratore in società di capitale;
- Informatori commerciali dipendenti: in questo caso occorre il possesso di un diploma di scuola media superiore, la partecipazione a corsi di perfezionamento teorici e pratici, sempre regolarmente organizzati da centri autorizzati dalle università o dalle regioni, e la pratica svolta presso un informatore commerciale in maniera continuativa per 5 anni almeno.
Investigatore privato: possibili opportunità lavorative
Ultimato l’iter per diventare un bravo investigare privato qualificato e, con tutte le conoscenze del caso, è opportuno conoscere i possibili sbocchi lavorativi. Di seguito vediamo insieme i settori dove far valere la propria professionalità e capitalizzare gli sforzi fatti:
- Privato: in questo settore si ha l’opportunità di indagare sui ricatti, sulle questioni di carattere coniugale, sulle denunce di scomparse e così via;
- Investigazioni industriali: si tratta di concentrare gli sforzi e tutte le capacità professionali sulla contraffazione industriale, sui concorrenti sleali, sui controlli accessi e su tutti gli altri aspetti riguardo al campo;
- Informazioni commerciali: vale a dire condurre delle indagini relative ai rapporti tra imprese e altri soggetti, al patrimonio, ai crediti e indagare su altri tipi di accertamenti.
Conclusioni
Appare chiaro ed evidente, viste le differenze settoriali, che per ognuno degli sbocchi elencati è necessaria la frequenza di corsi specifici per specializzarsi nel settore di competenza. Lavorare come investigatore privato oggi è una reale grande opportunità, a condizione però di svolgere le indagini con professionalità, senso del dovere, spirito di iniziativa e tutte le competenze richieste dal caso per non andare velocemente incontro a brutte figure.
Oggi, rispetto al passato, intraprendere tale professione è molto più difficile perché non è sufficiente non essere incorso in condanne, non essere analfabeti e avere esperienza nelle Forze dell’Ordine, ma servono molti più requisiti e una formazione continua. Ecco perché i titoli di studio e i percorsi formativi, utili per ogni figura professionale prevista dal nuovo regolamento del D.M. 269/2010, oltre che obbligatori sono assolutamente fondamentali per svolgere questo mestiere al meglio.
In sintesi, solo con un quadro completo della situazione, con le idee chiare, con i requisiti necessari e, ovviamente, con la fedina penale pulita, potrete finalmente mandare i vostri curriculum e cominciare a lavorare seriamente nel campo investigativo. Al contrario, senza delle basi solide, meglio dedicarsi a professioni molto meno impegnative.