Ami guardare le serie in lingua originale? Il tuo lavoro dei sogni è il mediatore culturale o traduttore? Conosci l’importanza delle lingue straniere nel mondo del lavoro? Queste sono solo alcune delle domande a cui molte persone, in particolare i giovani, sono stati sottoposti durante un colloquio.
Negli ultimi anni cresce sempre di più la ricerca di personale che abbia competenze con le lingue straniere. L’Italia, purtroppo, è sempre stata collocata tra gli ultimi paesi europei con una popolazione in grado di parlare, scrivere e relazionarsi in lingue diverse da quella di origine.
Le lingue più parlate nelle scuole elementari, medie e superiori sono sempre state l’inglese, il francese e lo spagnolo. Nell’ultimo ventennio è stato aggiunto il tedesco e solo gli universitari o la generazione Z hanno avuto la fortuna di poter studiare il cinese e il russo.
Tra le skills più importanti da avere per ottenere un lavoro ben retribuito, troviamo la competenze in lingue orientali, complice la presenza dei concorrenti esteri sempre più agguerriti. Sono fondamentali il Cinese, il Russo e l’arabo.
Trovare lavoro grazie alle lingue straniere: ecco da dove partire
Complici il web e i social media, il mondo di oggi è connesso globalmente e abbraccia un ampio pubblico composto da culture e lingue totalmente differenti tra di loro. E’ fondamentale, quindi, conoscere il linguaggio degli utenti e i modi con cui avere un approccio efficiente con il proprio pubblico di riferimento.
La quantità di lavori che richiedono un mediatore o un interprete è molto vasta e nel corso degli anni aumentano i settori economici e industriali che richiedono la conoscenza delle lingue straniere.
Il primo passo obbligatorio da compiere è ottenere la laurea in mediazione linguistica, caratteristica fondamentale per essere presi sin da subito in considerazione dalle imprese e dalle agenzie del lavoro. C’è sempre tempo per la laurea, tuttavia, se non è possibile ottenerla si possono scegliere altre strade in grado di offrire le giuste skills nelle lingue straniere:
- Corsi di formazione in lingua originale, certificati e validi in tutta europa;
- Studio autonomo delle lingue attraverso una delle numerose piattaforme online, in grado di rilasciare una certificazione valida.
Lo studio autonomo attraverso film, serie tv, libri e musica è un ottimo modo per apprendere velocemente le lingue straniere, tuttavia, è necessario ottenere una certificazione che attesti alle imprese e alle agenzie del lavoro la conoscenza delle lingue straniere. Il nostro consiglio è apprendere, nel modo che si ritiene più opportuno, almeno una o due lingue straniere e successivamente certificare le proprie skills attraverso uno dei metodi appena citati.
Gli ambiti lavorativi che richiedono la conoscenza delle lingue straniere
Come anticipato nei precedenti paragrafi, negli anni, la conoscenza di una o più lingue straniere è una competenza richiesta in tanti settori differenti. Il lavoro per eccellenza che richiede ottime competenze nelle lingue straniere è il traduttore, una figura professionale sempre più richiesta dalle aziende italiane.
Il traduttore è un ruolo che oggi è presente in tutti i settori: è possibile trovare un traduttore all’interno di un tribunale, nelle caserme dei carabinieri, all’interno delle grandi e medie aziende, nelle agenzie di comunicazione ma anche nei grandi ospedali.
Questa figura professionale, molto spesso, è un freelance che collabora da esterno con diverse realtà. Le migliori collaborazioni sono con copywriter e agenzie di comunicazione che sono in grado di offrire una grande quantità di lavoro, anche per aziende internazionali.
Gli amanti della scrittura e del giornalismo, che sognano di diventare reporter, per ottenere successo con le redazioni italiane devono necessariamente conoscere almeno una lingua straniera. Ad oggi, le redazioni cercano professionisti in grado di saper parlare fluentemente l’inglese, il cinese, l’arabo, il russo e il francese.
Un’alternativa al giornalismo è la scrittura: per gli amanti dei libri è possibile inviare una candidatura alle tante case editrici che cercano quotidianamente traduttori di best seller internazionali online e cartacei.
Infine, attraverso il settore del turismo è possibile scegliere di lavorare come mediatori culturali specializzati e cercare un impiego presso gli alberghi oppure come guida turistica in lingua presso musei, centri d’arte e storici.
Un’alternativa è lavorare come traduttore presso i numerosi centri di accoglimento che, ad oggi, sono situati in ogni regione italiana per accogliere tutti i migranti che arrivano dai paesi colpiti da povertà e guerre. In questo campo, la ricerca di traduttori è sempre attiva e si necessita di persone che sappiano parlare perfettamente il francese, l’inglese e l’arabo.
Lavorare come addetto import export
La globalizzazione del mondo odierno è dovuta anche e soprattutto alle attività di import-export che, al giorno d’oggi, sono svolte da un grande numero di aziende italiane. Anche le piccole e medie imprese, infatti, oggi allacciano rapporti commerciali con clienti internazionali e questo avviene soprattutto grazie al web e alla possibilità di scoprire nuove opportunità commerciali attraverso la comunicazione online.
Le figure più ricercate sono il responsabile vendite e il rappresentante dell’azienda, entrambi devono conoscere diverse lingue straniere per poter comunicare con i clienti e avviare una trattativa in modo professionale e disinvolto. Se i clienti comprendono le capacità linguistiche del professionista, è possibile instaurare sin da subito un rapporto di fiducia e questo permette di semplificare in parte la trattativa in atto.
Un addetto import export si occupa di coordinare, gestire e monitorare tutte le spedizioni verso l’estero o il paese di residenza. Le spedizioni possono avvenire via terra, mare o aerea e spesso è necessario colloquiare con altri professionisti situati in diversi luoghi del mondo per risolvere problemi che si instaurano durante le spedizioni.
Si tratta di una figura che ricopre una posizione strategica all’interno di un’azienda ed è fondamentale che abbia un ottima conoscenza dell’inglese, parlata e scritta, e un’ottima conoscenza di almeno un’altra lingua straniera.
Il guadagno annuale di un addetto import export varia in base alla posizione, l’esperienza, le competenze nella vendita e nella gestione delle pratiche e le lingue conosciute. Un professionista percepisce di media 18.000 euro annui lordi, tuttavia, potrebbe raggiungere anche i 32.000 euro annui lordi se ha lavorato 3 anni consecutivi nello stesso ruolo e settore di riferimento.