Cambiare vita mettendosi alla ricerca di un lavoro a Dubai è di sicuro un proposito molto coraggioso, ma sono molti gli aspetti di cui è bene tenere conto per non lanciarsi in un’avventura destinata a fallire. Certo è che l’emirato vanta una delle economie più floride e più vivaci a livello planetario, e non a caso nel corso degli ultimi anni è diventato destinazione privilegiata per professionisti e imprenditori di molti settori. Non solo: sono tanti anche i camerieri e gli operai specializzati che scelgono di venire da queste parti, attratti dalla possibilità di entrare in contatto con un mondo di benessere e di ricchezza.
Perché scegliere di lavorare a Dubai
Una delle caratteristiche più attrattive di questa location va individuata nel mercato immobiliare in forte espansione che la contraddistingue. In più, vale la pena di mettere in risalto un impianto normativo che è messo a punto apposta per agevolare i compratori stranieri, e non si può sottovalutare l’importanza di un sistema fiscale per nulla pesante e oppressivo. Insomma, quasi un sogno rispetto a ciò a cui siamo abituati in Italia. L’amministrazione di governo dimostra di possedere una mentalità business-oriented, il che vuol dire che le attività commerciali e le società sono stimolate a effettuare investimenti. Gli incentivi non sono solo di carattere economico, ma anche di tipo strutturale: lo si può notare pensando alle infrastrutture all’avanguardia che sono state costruite in tempi recenti. Tutto ciò non può che concorrere allo sviluppo della produzione e dei servizi.
In quali settori si può fare carriera a Dubai
Le figure professionali più ambite per chi desidera lavorare a Dubai riguardano le attività degli istituti di credito per i settori di management e accounting. A sostenerlo è una ricerca che è stata effettuata dalla Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti: l’indagine dimostra che sono apprezzati e hanno ottime possibilità di successo anche gli operatori turistici e gli ingegneri, senza dimenticare i cuochi, gli chef, i decoratori e più in generale gli artigiani.
Il turismo e il commercio a Dubai
L’ambito turistico e il campo commerciale sono due dei settori nei quali può risultare piuttosto semplice trovare un impiego a Dubai: si tratta degli assi portanti dell’economia locale. Volendo sperimentare soluzioni alternative, invece, si può spaziare dall’information technology ai servizi, con un occhio di riguardo in particolare per il settore dell’import export. A differenza che nel nostro Paese, a Dubai le raccomandazioni non sono di casa e ci sono numerose occasioni per fare carriera: la meritocrazia è al comando, dunque. Non ci si deve lasciar spaventare, poi, dalle barriere linguistiche: non serve sapere l’arabo, per lavorare a Dubai è fondamentale conoscere e parlare bene l’inglese, a prescindere dal settore di riferimento.
Quali offerte di lavoro si possono trovare a Dubai
Anche se può sembrare strano, a Dubai ci sono preziose chance di lavoro anche per gli insegnanti: negli ultimi anni, infatti, qui sono sorte tante scuole internazionali che accolgono i figli degli expat. Per di più, il prossimo anno qui ci sarà l’Expo. In pratica, l’emirato sarà invaso da milioni di turisti, il che moltiplicherà le occasioni di assunzione per chi è operativo nel settore dell’hospitality, in quello della ristorazione o in quello dei servizi. I più giovani possono pensare anche di spedire la propria candidatura per lavorare a Dubai in un parco a tema, mentre tra le nuove professioni saranno preziosi i project manager.
Lavorare in un parco a tema
Da Leolandia a Bergamo a Disneyland a Parigi, i parchi a tema di tutto il mondo sono sempre alla ricerca di nuove figure professionali da inserire nei propri staff. Lo stesso si può dire anche per i parchi di Dubai, tra i quali vale la pena di menzionare Global Village, Motiongate e Riverland, ma anche Bollywood Park e Legoland: tutte strutture vicine tra loro, che occupano una superficie di oltre 25 milioni di metri quadrati, per l’area tematica più grande di tutto il Medio Oriente. Chi ha in mente di proporsi in qualità di performer, di artista, di attore, di cantante o di animatore potrebbe vedere soddisfatte le proprie esigenze e iniziare a lavorare a Dubai in men che non si dica.
Che cosa fare per trasferirsi e vivere a Dubai
Per andare a vivere a Dubai non servono altri documenti al di là del classico passaporto, a condizione che la sua data di scadenza superi i 6 mesi. Dal punto di vista sanitario, invece, non c’è alcuna vaccinazione obbligatoria a cui sottoporsi. Se fino a poco tempo fa il petrolio costituiva la parte principale dell’economia locale, al giorno d’oggi solo il 4 per cento del Pil è frutto dei profitti ricavati dall’oro nero. Una fase di forte sviluppo è stata attraversata dal settore sanitario, da quello turistico e dall’ambito del commercio, così come dalla new economy. Dell’istruzione si è già detto, mentre vale la pena di mettere in evidenza che in un contesto che dal punto di vista delle infrastrutture cresce e si amplia alla velocità della luce c’è un gran bisogno di elettricisti, di falegnami, di muratori e di piastrellisti.
Come trovare lavoro a Dubai in assenza di specifiche qualifiche
Nel caso in cui non si disponga di competenze specifiche e di qualifiche particolari da mettere sul piatto, ci si può accontentare di approcciare il mondo del lavoro a Dubai in qualità di baristi, di camerieri o di lavapiatti. Puoi pensare di lavorare a Dubai nel settore della ristorazione, se si è fortunati si ha la possibilità di ottenere un impiego comprensivo di vitto e alloggio: un’occasione da prendere in considerazione se non si hanno appoggi in loco, anche perché evita di perdere tempo e sprecare fatica nella ricerca di una sistemazione. Non bisogna dimenticare, comunque, che ci si trova in un Paese islamico: rispettare la popolazione locale e le sue tradizioni è il primo passo da compiere in vista di una felice integrazione. Il sistema scolastico viene descritto da tutti gli stranieri come molto efficiente, e non si riscontrano criticità nemmeno per ciò che concerne gli ospedali e l’assistenza sanitaria in genere. Dubai, insomma, ha tutte le caratteristiche e i pregi di una metropoli internazionale, ma con un tasso di criminalità molto basso e ritmi decisamente meno frenetici rispetto a quelli che si potrebbero trovare a Milano, a Tokyo o a New York.