Il lockdown ha messo in luce la grande capacità dei lavoratori ad adattarsi velocemente a nuovi modelli organizzativi e ha messo in evidenza l’evoluzione del mercato del lavoro e l’importanza di creare nuove figure professionali.
Il mercato del lavoro è in continua evoluzione, in particolar modo dopo il Covid-19 e nuovi modi di lavorare nascono per far fronte alle esigenze dei consumatori e delle imprese. Dal lockdown ad oggi è stato necessario formare i lavoratori e valorizzare i nuovi strumenti utilizzati per far fronte ad una nuova organizzazione del lavoro.
Fare delle previsioni sul mondo del lavoro, ad oggi, è impossibile e non conveniente. In tutti i settori, negli ultimi mesi, è stato messo a punto un nuovo piano di crisis management per cercare di migliorare gli errori commessi durante il lockdown e l’organizzazione del lavoro è stata stravolta quasi del tutto.
Lavoro: cosa è cambiato dopo il Covid-19?
Durante l’emergenza sanitaria Covid-19, le figure professionali di rilievo sono stati, senza dubbio, i lavoratori da remoto che hanno cambiato metodo di lavoro con una velocità inaspettata e si sono adeguati al nuovo scenario organizzativo, i medici, infermieri e tecnici di laboratorio che hanno lavorato senza sosta, gli addetti ai trasporti e della Grande Distribuzione.
Il lockdown ha mostrato l’importanza dei lavoratori delle reti, in particolari chi lavora nei trasporti, per le reti elettriche e tecnologiche. In pochi giorni, tecnici e trasportatori si sono fatti carico delle responsabilità di un intero Paese e hanno cercato di soddisfare le esigenze di tutti i cittadini e di tutte le imprese.
Un’altra figura professionale che è rientrata di diritto tra le figure professionali in evidenza nel 2020, è quella del rider, una categoria in sofferenza che in questi mesi ha subito una profonda trasformazione. Ad oggi, i riders distribuiscono qualsiasi prodotto e si sono trasformati in una rete a tutti gli effetti: non solo food a domicilio ma anche medicinali, oggetti per la casa, giornali e così via.
Tra i cambiamenti più significativi avvenuti durante il lockdown e tutt’ora attivi, riguardano il blocco dei licenziamenti in Italia e l’uso massiccio della cassa integrazione. Due processi che, insieme, hanno fermato per mesi sia la disoccupazione che l’occupazione dei posti di lavoro in Italia e hanno permesso di difendere i milioni di lavoratori a rischio. Tuttavia, oggi le ipotesi più concreta per una visione post Covid-19, riguarda il divieto di cumulo tra cassa integrazioni ed altri lavori così da creare un ponte di passaggio tra la cassa integrazione e un nuovo impiego di lavoro.
Le competenze più richieste dopo il Covid-19
Il Covid-19 ha avuto un forte impatto su tutti i settori lavorativi, ancora oggi le figure professionali più ricercate riguardano il campo medico e tecnico. Continuano le selezioni di infermieri, tecnici di laboratorio e medici per gli ospedali italiani e cresce la domanda per il settore chimico-farmaceutico.
Anche dopo il lockdown, la richiesta di operai in ambito chimico e farmaceutico aumenta e le figure professionali richieste sono destinati alla produzione di disinfettanti e mascherine, ma aumentano anche le richieste legate alla produzione di beni di prima necessità: in forte crescita è il settore della Grande Distribuzione Organizzata con posizione aperte come magazzinieri, addetti al trasporto, logistica e gestione eCommerce.
È in aumento anche la richiesta per gli addetti alle pulizie e interventi di sanificazione, in particolare per i servizi destinati alle imprese, ospedali e negozi. Ad oggi, la richiesta in questo specifico settore è aumentata del 50%.