Qual è la strada che si deve intraprendere se si è interessati a diventare giardinieri professionisti? Il consiglio è quello di frequentare un corso di laurea in botanica, per un programma di studi della durata di cinque anni: si tratta di un percorso impegnativo e lungo ma che, al tempo stesso, si rivela decisamente completo e offre tutte le conoscenze di base di cui si può aver bisogno. Non va dimenticato, però, che in molti casi le Regioni prevedono dei corsi professionali, che di solito durano un paio di anni e hanno un costo che in media oscilla tra i 450 e i 600 euro.
Di che cosa si occupa un’impresa di giardinaggio
Le imprese di giardinaggio mettono a disposizione dei propri clienti un vasto assortimento di servizi: la progettazione, la costruzione e il ritocco dei giardini, ma anche il rinnovo e la manutenzione. Per poter garantire risultati ottimali, sono necessari molteplici trattamenti, che spaziano dal controllo delle piante alla preparazione del terreno, passando per la fertilizzazione e l’irrigazione del suolo, la potatura, l’affumicazione, e così via. Qualunque sia la lavorazione necessaria, ad ogni modo, è fondamentale coinvolgere il cliente nel progetto, in modo che questo vada incontro alle sue richieste e alle sue preferenze.
Come si distingue un bravo giardiniere
La qualità dei servizi offerti da un bravo giardiniere dipende da numerosi fattori: non solo il modo in cui il lavoro viene realizzato, ma anche il rispetto delle tempistiche, le consulenze e la comunicazione. In genere un’impresa di questo settore comprende diverse professionalità: il giardiniere vero e proprio si occupa del miglioramento e della conservazione dei giardini, oltre che delle operazioni di piantagione; il paesaggista, invece, si concentra sul progetto di interni ed esterni; infine c’è il vivaista, a cui spetta il compito di produrre le piante nelle serre o all’aria aperta. In alcuni casi, poi, si può rendere indispensabile il ricorso a un muratore.
La trafila burocratica
Per la creazione di un’impresa di servizi di giardinaggio, la prima decisione che si deve prendere ha a che fare con la scelta della forma giuridica. Per una valutazione corretta è necessario prendere in considerazione gli obblighi fiscali e il capitale iniziale che si ha a disposizione, ma occorre tenere conto anche del numero di soci e della tipologia di attività che si ha in mente di sviluppare. Per quel che riguarda le procedure burocratiche, è indispensabile aprire la partita Iva e le posizioni Inps e Inail.
Gli attrezzi necessari
L’investimento iniziale riguarda l’acquisto degli attrezzi necessari per lo svolgimento del lavoro: un tosaerba elettrico a batteria, una sega, delle forbici da potatura, un paio di carriole e un motocoltivatore. L’equipaggiamento di un giardiniere deve includere, poi, almeno due motoseghe, un sistema di irrigazione rotante, le scope, i rastrelli, le pale, una seminatrice, dei decespugliatori, un microscopio e una bilancia. Ancora, non ci si deve dimenticare di un atomizzatore agricolo a spalla e degli annaffiatoi. Per quel che riguarda l’abbigliamento, occorre acquistare stivali e occhiali, oltre a protezioni facciali e corde. In media, la spesa complessiva non sarà inferiore ai 6mila euro.
Che cosa comprare
La “lista della spesa”, però, non si esaurisce qui, in quanto comprende anche i materiali di consumo come i vasi, i semi, i fertilizzanti e il terriccio. Non è detto che sia necessario comprare tutto subito, in quanto gli acquisti possono essere dilazionati nel corso del tempo in funzione degli incarichi che si riceveranno. Può essere utile anche dotarsi di strumenti informatici come un computer e una stampante. Inoltre, ci sarà bisogno di un sito web, utile per farsi conoscere e acquisire clienti.