La ricerca del lavoro online è diventata a tutti gli effetti una prassi fondamentale per chi è alla ricerca di un nuovo impiego. Il web è un ottimo strumento che permette di trovare una nuova occupazione, tuttavia, è importante stare attenti e non commettere errori che possono compromettere la candidatura.
La concorrenza di candidati online è molto ampia e agguerrita, per questo motivo i recruiters tendono a scartare i candidati anche per il minimo errore, a prescindere dal settore di riferimento o dall’esperienza del candidato. Basti pensare all’elevato numero di candidature da verificare quotidianamente e ai parametri che ogni recruiter deve seguire per la selezione dei potenziali lavoratori.
In questo articolo andremo a vedere nel dettaglio quali sono gli errori da non commettere durante una candidatura online.
Ricerca del lavoro online: gli errori da evitare
Il numero di disoccupati in Italia tende a crescere di anno in anno, in particolare durante la crisi sanitaria ed economica del 2020. Le persone che cercano un nuovo lavoro sono tante e, a questi, si aggiungono anche coloro che sono alla ricerca di un nuovo impiego, pur essendo occupati.
I siti web online che permettono alle imprese di ricercare e selezionare il personale sono tanti, a partire dal portale più utilizzato: Indeed. I portali di annunci di lavoro offrono tante risorse che permettono di trovare informazioni dettagliate su una specifica azienda, sulla retribuzione e sul tipo di impiego offerto.
Gli errori che possono compromettere una candidatura sono dietro l’angolo e, per questo motivo, è importante conoscere quali sono e come evitarli:
- Non condividere abbastanza il proprio curriculum
Il curriculum deve essere sempre aggiornato e condiviso sui siti web delle agenzie del lavoro e sui portali, deve girare il più possibile. Alcune persone, commettono l’errore di realizzare un unico curriculum, pubblicarlo e lasciarlo su un portale per anni. In questo modo, si nega la possibilità di far girare e visualizzare il curriculum a tutti i recruiter online.
- Realizzare un curriculum non funzionale
Scrivere il curriculum è uno step molto importante che necessita di molta attenzione. Il curriculum deve essere facile da leggere, chiaro, espressivo, riassuntivo e convincente. Se un curriculum è difficile da leggere diventa non funzionale e viene scartato subito dal recruiter.
- Inviare una sola lettera di presentazione per tutte le aziende
La lettera di presentazione è un documento che bisogna sempre allegare al curriculum e non può essere uguale per tutti gli impieghi offerti, perché ogni lavoro è diverso dagli altri. Le lettere di presentazioni personalizzate e scritte con cura hanno un impatto migliore sui recruiter.
Ogni lavoro richiede delle competenze e delle attitudini differenti e, se in possesso di queste caratteristiche, bisogna metterle in risalto all’interno della lettera di presentazione. Prima di scrivere la lettera è bene analizzare anche la storia e la mission dell’azienda di riferimento, così da poter inserire i valori che più si avvicinano a quelli dell’azienda.
- Non prestare attenzione ai prerequisiti degli annunci
Molte persone tendono ad inviare i curriculum a tappeto, senza soffermarsi dei prerequisiti inseriti nei singoli annunci. Questo è un errore grave che tende a scocciare i recruiter, che provvedono a immediatamente a scartare la candidatura, senza leggere la lettera di presentazione.
Candidarsi per una posizione che non è in linea con il proprio profilo è controproducente e rappresenta una perdita di tempo. Se la posizione lavorativa offerta richiede delle competenze che non si hanno come, ad esempio, : +3 anni di esperienza, laurea specifica, conoscenza delle lingue, master e così via, è meglio non candidarsi e focalizzarsi esclusivamente su offerte lavorative che si avvicinano al proprio background professionale.
- Inserire una fotografia non adeguata
La fotografia è un altro elemento fondamentale dei curriculum per i recruiter italiani (all’estero, in molti paesi i curriculum possono essere inviati senza fotografia). L’immagine rappresenta un elemento di presentazione, quindi è sbagliato allegare selfie, foto divertenti, immagini vecchie o ritagliate da foto di gruppo.
- Non prestare attenzione ai contenuti pubblicati sui profili social
I profili social come LinkedIn, Facebook, Instagram e Twitter rappresentano per i recruiter delle risorse fondamentali che permettono di ottenere maggiori informazioni su un profilo di un candidato. Tanti recruiter si affidano ai social per capire qual è lo stile di vita di un profilo, se ci sono contenuti potenzialmente dannosi per l’immagine aziendale e se il profilo condivide pensieri controproducenti.
L’errore più grande da fare durante la ricerca del lavoro
L’errore più grande che si può commettere quando si cerca un nuovo lavoro, online e offline, è arrendersi e scoraggiarsi. La ricerca del lavoro è un’attività molto impegnativa che può richiedere anche molti mesi, senza la possibilità di ricevere riscontri o feedback da parte dei recruiter.
Il tempo speso per questa attività deve essere una fonte di miglioramento per i candidati, quindi è consigliato apprendere da eventuali errori durante i colloqui e migliorare per i colloqui successivi.
Arrendersi e non cercare più lavoro non è una soluzione accettabile per la dignità dell’individuo stesso e per il proprio futuro. Anche quando sembra che non ci sia più speranza, bisogna continuare a cercare il lavoro e prima o poi arriverà una proposta di lavoro che ripaga di tutto il tempo speso per la ricerca.
Nel frattempo, è consigliato rivedere tutti gli elementi in proprio possesso e rimediare a possibili errori presenti nel curriculum, nelle lettere di presentazione ed è possibile seguire dei corsi di formazioni che permettono di integrare competenze al proprio bagaglio culturale e che offrono una maggiore possibilità di trovare lavoro.
I corsi di formazione possono essere svolti anche online, quelli offerte dalle agenzie del lavoro sono gratuite ma, cercando sui diversi portali di formazione, è possibile accedere anche a corsi in lingua straniera o corsi di specializzazione a pagamento.